Qual è il mio
approccio psicologico?
Utilizzo un approccio costruttivista narrativo ermeneutico, che si basa sullo storytelling.
Jerome Bruner (2004), famoso studioso che si è occupato di psicologia, scriveva che la vita di ognuno di noi è come una storia; secondo lui quando parliamo di noi a qualcuno non "raccontiamo" solamente chi siamo e cosa ci è successo nella vita, ma rielaboriamo i nostri ricordi, dando loro una nuova forma e, a volte, rileggendo le nostre esperienze sotto una lente diversa.
Secondo un altro studioso, McAdams (2001), il narrare ed il narrarsi sono modi per mantenere integrata la propria identità, tantochè l'autore parla di "identità narrativa". A volte, però, succedono cose nella vita che escono dalla logica della "storia" che ci piacerebbe narrare e a cui non sappiamo dare un senso; accadono eventi che ci fanno sentire "rotti" e che sembrano fratturare la nostra storia ("da quel momento è cambiato tutto...") (Bury, 1982).
"Everything you can imagine is real"
[Tutto quel che puoi immaginare, è reale]
Pablo Picasso
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A volte crediamo di non avere “possibilità” intorno a noi. Crediamo che la “realtà” sia una soltanto e che sia quella in cui viviamo ed in cui ci sentiamo incastrati. Crediamo di non avere via di uscita perché la “situazione” in cui siamo è quella, oggettivamente ... e cosa possiamo farci?
Pablo Picasso con queste parole ci ricorda invece una cosa importante, ovvero che “tutto ciò che possiamo immaginare è reale” e che quindi, anche nuove possibilità, nuove strade, che all’apparenza non ci sembrano “percorribili”, potrebbero diventare, lavorandoci su, delle nuove possibilità. Potrebbero diventare navi con cui salpare verso nuovi orizzonti e nuovi viaggi... a volte crediamo di essere ancorati ad una certa situazione, a volte perfino lo siamo, forse. Ma abbiamo sempre almeno una possibilità tra le mille possibilità: vedere le cose in una maniera diversa: “Everything You can imagine, is real”