Tutti noi durante l'infanzia abbiamo avuto una o più paure da affrontare, che ci sembravano insormontabili, impossibili da superare; molti di noi si ricorderanno di quando cercavano sotto al letto per vedere se ci fosse un mostro nascosto da qualche parte, oppure di quando tenevano una luce accesa di notte affinché le ombre non facessero spavento o del terrore prima di andare dal dottore e dal dentista.
Questi sono solo alcuni esempi, che però ci aiutano a tornare bambini per un attimo e metterci nei loro panni.
Queste "banali" paure, quando siamo bambini, non sono banali affatto (e a volte, per alcuni di noi, non lo sono nemmeno da adolescenti o adulti), e meritano un loro spazio di elaborazione. I bambini hanno bisogno di comprendere le proprie paure, affrontarle, sconfiggerle, capire che possono farcela.
Le paure maggiormente diffuse nei bambini sono:
- paura dei mostri
- paura del buio
- paura del dottore/infermiere/dentista
- paura di animali
- ecc
A queste si aggiungono altre "paure" come quella di sbagliare, fallire, essere presi in giro, che tutti noi abbiamo sperimentato in passato o sperimentiamo nel presente e che per un bambino possono rappresentare scogli davvero difficili da superare.
Come fare, allora, ad aiutare il proprio figlio quando la paura sembra prendere il sopravvento?
Sicuramente è importante PARLARCI
Chiedere al bambino di cosa abbia paura, anche se ci sembra ovvio o scontato; questo gli permette di trasformare in parole una paura che fino a quel momento è stata solo nella sua testa. E' importante non sminuire i pensieri dei bambini ed i loro timori; ad esempio non è molto utile dire "non pensarci" oppure "stai sereno, i mostri non esistono" oppure farci sopra una risata. La mente dei bambini è diversa dalla nostra e segue un funzionamento tutto suo. Per un bambino i mostri esistono, la fantasia è reale, non è immaginata e quindi davvero guardando sotto il letto potrebbe esserci un mostro. La loro paura è importante ed il bambino ha bisogno di capire che lui è importante, così come la sua paura, che non viene né sminuita, né considerata stupida.
Può essere utile METTERSI AL LIVELLO DEL BAMBINO
fargli vedere che anche noi abbiamo delle paure, che è normale averne, e che si cerca di superarle.. questo non significa offrire al bambino nuovi spunti per nuove paure (ad esempio "ho paura di prendere l'aereo perché ho terrore che cada visto che ogni tanto succede"... questo è un tipo di messaggio che per certi bambini, soprattutto se piccoli, potrebbe alimentare la paura dell'aeroplano) ma significa fargli arrivare il messaggio che la paura è normale, che ce l'abbiamo tutti e che si può fronteggiare. Ad esempio, dirgli che anche noi alla sua età avevamo quella stessa paura e raccontargli come abbiamo fatto a superarla.
Questo ci porta ad un altro importante punto:
OFFRIRE AL BAMBINO DELLE STRATEGIE
Raccontando la nostra esperienza al bambino, lo aiutiamo ad avere nuovi spunti per fronteggiare e superare la sua paura, gli mostriamo alcuni "trucchetti" per avere meno paura (ad esempio: tenere una piccola luce accesa se si ha paura del buio, imparare una filastrocca per scacciare i mostri ecc). Ovviamente ogni strategia va declinata alla giusta età e allo specifico bambino!
Può inoltre essere utile LEGGERE INSIEME A LUI una storia
Ci sono moltissimi libri e albi per bambini che permettono di lavorare sull'emozione "paura"; uno dei miei preferiti, recentissimo, è "Io e la mia paura" di Francesca Sanna ed è quello che ho utilizzato come immagine per questo articolo. La storia parla di una bambina che è accompagnata da "Paura", non da "una paura", ma proprio da "Paura" (come fosse il nome proprio di una persona). Paura è infatti una specie di mostriciattolo tenero e peloso che la accompagna dovunque lei vada, a volte proteggendola dai pericoli, a volte rendendole la vita difficile (non è la bambina che non vuole andare a scuola, ma Paura... non è la bambina che non vuole farsi amici, ma Paura ecc). Lungo l'arco della storia Paura diventerà sempre più grande, trascinando nei propri timori anche la bambina, fino a quando lei non troverà il modo di gestire questi timori e allora anche Paura tornerà sempre più piccola e la bambina capirà che tutti noi abbiamo una piccola Paura con noi, che ogni tanto fa capolino. Libro consigliatissimo per parlare di questa emozione, che offre tantissimi spunti.
Di solito le paure dei bambini passano in poco tempo e non creano grossi disagi nel lungo termine. Se però come genitore noti che tuo figlio ha grosse difficoltà ad uscire di casa, a relazionarsi con gli altri, che le sue paure gli rendono davvero "la vita difficile" (come Paura alla protagonista della nostra storia) allora può valer la pena chiedere il parere di uno specialista.
Chi è lo specialista e in cosa può essere utile?
Lo specialista è uno PSICOLOGO oppure uno PSICOTERAPEUTA che si occupa dell'età evolutiva e conosce tecniche e metodologie di lavoro per aiutare il bambino a sviluppare risorse per fronteggiare le sue paure e a sviluppare modalità per avere meno paura.
Che strumenti usa lo psicologo/psicoterapeuta per lavorare sulla paura del bambino? Dipende dal singolo specialista, è impossibile rispondere a questa domanda perché ognuno di noi lavora in maniera differente e ognuno di noi ha un proprio stile. Come genitore è importante fidarsi e affidarsi allo specialista, chiedendo aiuto e chiarimento quando non si comprende qualcosa oppure si ha difficoltà nello stare vicino alla Paura del figlio.
Comments